Nordic Running Italy: Similitudini e Differenze ESSENZIALI tra NORDIC WALKING & NORDIC RUNNING

sabato 13 gennaio 2018

Similitudini e Differenze ESSENZIALI tra NORDIC WALKING & NORDIC RUNNING

Buongiorno cari amici Nordici! :D

Oggi vi illustrerò nel modo più sintetico ma efficace possibile, le principali similitudini e differenze tra Nordic Walking e Nordic Running in base a come li pratico e insegno io.
Premessa: entrambe le discipline sono ottime come allenamento specifico per lo Sci Nordico, tuttavia in NR è più trasferibile ad altre attività di endurance, in primis la corsa, non solo perché è integrata nel gesto atletico, ma anche perché le intensità di lavoro (supplementare) che si possono raggiungere sono davvero importanti.

Grafica che sintetizza in parte il contenuto dell'articolo.
Nel quadrante in alto a destra Milan Kutek, autore
della tesi di studio sul Nordic Running qui menzionata
.
Nordic Running VS Nordic Walking



Il bastone



Il coefficiente per il calcolo della lunghezza ideale del bastone secondo le "convenzioni" ONWF è di 0,7 X ALTEZZA dell'individuo, anche se in realtà è un fattore di scelta prettamente individuale. Milan Kutek, nella sua approfondita tesi di studio sul Nordic Running indica invece un coefficiente di 0,8 X ALTEZZA dell'individuo; da qui risulta perciò chiaro che i bastoni per il NW e il NR si differenzino nella lunghezza. Nel primo caso è più corto e nel secondo più lungo e il motivo ve lo spiegherò tra poco.




Il "compasso di spinta"


Nel Nordic Running, il movimento propulsivo delle braccia va dall'alto verso il basso a cadenze elevate, con la spinta dei muscoli tricipiti e dorsali che culmina una volta che la mano supera appena la linea delle anche. La ragione per cui è importante utilizzare un set di bastoni più lunghi è data da esigenze di corretto allineamento posturale e rapido richiamo degli stessi in posizione di appoggio.

I bastoni da Nordic Walking convenzionali usati per correre, portano il praticante a perdere l'assetto di allineamento posturale, dovendosi inclinare in avanti partendo dalla vita invece che dalle caviglie, il che, nel lungo periodo, risulta una faticaccia per la schiena, soprattutto nella zona lombare. Nel Nordic Walking, il movimento propulsivo delle braccia, invece di avere un moto verticale, traccia un compasso orizzontale da davanti a dietro con un ampio angolo posteriore di spinta (e di falcata); ciò fa si che, rispetto al Nordic Running, il tempo in cui il bastone rimane piantato a terra risulti molto più lungo.

In definitiva, la spinta nel Nordic Running è più breve, agile e reattiva, ancor di più se ci alleniamo in salita; nel Nordic Walking è più lunga, potente e se vogliamo muscolare, principalmente per il fatto che manca la fase di volo. Da notare bene: in entrambe le discipline è necessario mantenere un assetto posturale funzionale all'attività svolta.
Tutti i punti vanno allineati: testa - spalle - anche - ginocchia e caviglie formano una "linea immaginaria" con l'addome che fa da "perno di tenuta". A questo punto ci si inclina in avanti partendo dalle caviglie, con quella che il Coach Danny Dreyer nel suo Chi Running definisce come "caduta controllata", che poi è esattamente lo stesso identico assetto da tenere nello Sci Nordico.

Tipologia di appoggi

Ovviamente, essendo il Nordic Walking una tipologia di marcia, non c'è alcuna fase di volo; un piede è sempre a terra e le gambe seguono di riflesso la cadenza impostata dalle braccia. Più si cerca  la velocità, minore sarà il compasso di spinta, più si cerca l'azione muscolare e di potenza, maggiori saranno il compasso di spinta e l'ampiezza della falcata.
Riassumendo, tutto il corpo è proiettato in avanti e i piedi eseguono una rullata alquanto vigorosa. E' estremamente importante cercare di rimanere molto rilassati durante la pratica; questo fa si che la zona pelvica possa oscillare con estrema agilità ad ogni passo, proprio come avviene nella marcia pura. Stesso discorso per la "linea delle spalle" che, di fatto, nel Nordic Walking va considerata come una seconda pelvica. Quindi scioltezza, mobilità e... rilassamento, rilassamento, rilassamento!

Nel Nordic Running la fase di volo invece c'è eccome! Qui valgono le stesse "regole" di assetto posturale descritte poco fa. Il NR è grandioso per correggere tutte le lacune di forma nella corsa tradizionale, ovvero: testa piegata in basso - sguardo ai piedi, gomiti larghi, spalle rigide, pronazione, supinazione, ma soprattutto l'Overstriding, cioè l'appoggio frontale al corpo e di tallone dei piedi, ben oltre il centro di massa corporea, ovvero in avanti, oltre la linea delle anche, caratterizzato da un moto "a pendolo" delle gambe. Con i bastoni alla mano, sarete costretti ad eseguire un movimento circolare dei piedi, dietro la linea delle anche, con conseguente risultato/beneficio di imparare a correre appoggiando con metà pianta - avampiede.

Data la sua completezza, il Nordic Running può allenare simultaneamente, e con estrema efficacia, varie specialità atletiche concernenti la corsa, così come lo Sci di fondo - e in determinati contesti, ad esempio le lunghe salite, può risultare molto più intenso e impegnativo dei due sport appena citati.
Una mia opinione personale è che il Nordic Running dovrebbe essere seriamente preso in considerazione nella preparazione funzionale del corridore, in quanto non c'è più specificità della forza specifica sviluppata nel NR per la corsa. E infine, data la sua natura Total Body, i vantaggi per gli atleti MultiSport sono evidenti: in un'ottica di Triathlon, qui si prendono "tre piccioni con una fava" :D.

In conclusione, Nordic Walking e Nordic Running sono strettamente legati l'uno all'altro, in quanto se non si è in grado di padroneggiare il gesto del NW o dello Sci di fondo, è praticamente impossibile approcciare il NR con la coordinazione, la stamina e la resistenza muscolare richiesti.
L'uno non deve in alcun modo escludere l'altro, ed è per questo motivo che Milan Kutek ha progettato una formula di allenamento dal nome "Nordic RUN-WALK" - nella sua essenza, una specie di fartlek facile, dove si alternano marcia e corsa, che può aiutare il Nordic Walker ad inserirsi gradualmente nell'altra disciplina nordica, e senza la necessità di cambiare bastoni.

Questo tipo di fartlek può anche diventare una seduta molto intensa, combinando alternato a doppia spinta, com'è solito fare chi scrive.

E con questo direi che è tutto! ;)

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