Con un paio di giorni di ritardo, mi fa piacere registrare come in un vero e proprio "diario di allenamento", il primo test di ascensione del "Monte Tobbio" (AL) in tecnica mista Nordic Run-Walk.
Ammetto in tutta sincerità di non aver scelto una giornata dalle condizioni climatiche propriamente ideali: pioggia fine partendo da casa e visibilità tutto sommato buona; ma via via che mi avvicinavo a Voltaggio ho però capito che sarebbe stata una mattinata oltre che di "scarnebbia", anche di visibilità ridotta man mano che si saliva di quota... è così è stato.
L'obiettivo sportivo pianificato nei dettagli già da venerdi è stato quello di salire a passo svelto ma comunque cauto e rilassato in tecnica Nordic Running in tutti i tratti in cui le condizioni del fondo mi consentissero di correre con i bastoni e in tecnica di "doppia spinta" nei punti in cui il passaggio su roccia scivolosa e la pendenza richiedessero un passo di marcia svelta.
L'itinerario che ho seguito è stato questo: attacco dal Valico degli Eremiti - Passo Dagliola e, una volta giunto alla segnaletica - svolta a destra fino alla chiesetta in vetta al Monte Tobbio su salita molto tecnica e ripida, caratterizzata da rocce e pietroni sparsi tra il rigoglioso fondo erboso; quest'ultimo tratto affrontato quasi interamente in doppia spinta.
Per puro gioco o, se preferite, curiosità - mi sono cronometrato in questa mia impresa (prima assoluta), e, una volta giunto in cima, l'orologio segnava 40':36'' come tempo di percorrenza, che ho segnato anche sul "libro di vetta". Soddisfatto, una bella prova di resistenza muscolare, in un trekking assolutamente non per tutti; percorso tecnico che richiede molta calma, attenzione e concentrazione su dove si appoggiano i piedi.
Le condizioni climatiche che ho trovato una volta in cima mi hanno un pò messo in "allerta" pensando alla via del ritorno - e infatti la mia permanenza all'interno della chiesetta è durata giusto il tempo di mangiarmi una fetta di cioccolata fondente, firmare il libro e fare le foto che vedete a corredo di questo articolo.
La temperatura sul termometro segnava - 2, il vento gelido e poi una preoccupante nebbia fitta tutt'attorno hanno reso la fase discendente molto meno piacevole rispetto all'ascesa, soprattutto a causa della scarsa visibilità, tanto da ritrovarmi per due o tre volte fuori sentiero e senza bussola. Con calma e buonsenso sono comunque riuscito a ragionare e a ritrovare abbastanza velocemente una via lineare e "chiara" da seguire, sebbene non su un sentiero segnato, ma su una traccia "nuova" che ho ricavato sull'erba.
E' vero che mi trovavo fuori sentiero, ma la cosa rassicurante era sapere che comunque stavo scendendo! E improvvisamente, guardando a sinistra, mi si è rimaterializzata davanti quasi come per magia, dalla nebbia, la strada provinciale 166; 150 metri più avanti, ecco fare capolino la cappelletta con la Madonnina, il punto di partenza e arrivo al Valico degli Eremiti. Fine dell'avventura.
Impressioni: spedizione bella ma un pò avventata; natura stupenda e atmosfera surreale. Ho apprezzato tantissimo, essendo giunto sul posto relativamente presto, il SILENZIO TOTALE che avvolgeva la location. Sicuramente, quello che vi consiglio e di visitare il Monte Tobbio in giornate ideali di sole terso e in condizioni di massima visibilità (quindi primavera-estate), non come quelle quasi "Himalayane", o comunque da pieno inverno che ho trovato io.
E infine, direi che i bastoni siano fondamentali e aggiungo anche che quelli da Nordic Walking possono dare una marcia in più rispetto ai modelli da Trekking.
Un saluto a tutti
**Mattia Bianucci - Personal Trainer ONLINE**- Alessandria e Novi Ligure