Nordic Running Italy: allenatore running

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giovedì 27 gennaio 2022

L'ALLENAMENTO INVISIBILE 💊

 

Parlando dell'importanza di integrare il movimento nelle nostre “routine quotidiane” - esclusivamente per ragioni di salute fisica, se riuscissimo semplicemente ad ampliare la gamma di movimenti durante il giorno, ci ritroveremmo allora ad accumulare “esercizio” in abbondanza. I nostri corpi sono progettati per essere usati, e l'attività fisica è ciò per cui sono adattati. L'esercizio in tutte le sue forme e sfumature è una cosa grandiosa. Ma l'unica ragione genuina, salutare e sostenibile a lungo termine per farlo - è perché lo si ama.

Alla scuola di medicina, mi hanno insegnato l'anatomia e com'è configurato il corpo umano - un corpo umano statico. E come medico in clinica, "esaminavo" i pazienti che se ne stavano seduti passivamente su un tavolo, senza analizzare e valutare il loro movimento. Solo più tardi avrei cominciato a comprendere la meccanica fluida e la meravigliosa interconnessione di un corpo in movimento.
Quando mi si chiede: "Qual è la posizione o il movimento migliore?". Rispondo dicendo: "Il prossimo che andrai a fare". Se siete rimasti in una singola posizione per più di venti minuti, cambiatela – e nel farlo, variate i modi in cui riposizionate i vostri tessuti e il carico sulle articolazioni. Ogni volta che sollecitate e muovete nuove aree, la circolazione sanguigna locale aumenta. Mixate le modalità in cui interagite con l'ambiente - proprio come facevano regolarmente i nostri antenati.

Correre soltanto non è sufficiente per acquisire uno stato di salute eccellente. Oltre alla corsa, dobbiamo impegnarci in un'ampia varietà di attività e movimenti. Camminare, sollevare oggetti (correttamente), fare giardinaggio, accovacciarsi, strisciare (nel senso di esercizio calistenico NdMBT), salire le scale - tutti questi "movimenti supplementari" dovrebbero essere fatti alacremente e con grazia, e a intervalli frequenti durante la giornata. In altre parole, applicate il livello di attenzione e cura che mettete corsa a tutti i vostri movimenti, e immaginate di trovarvi in un costante stato di "allenamento invisibile".

L'"allenamento in isolamento" che molte persone praticano in palestra, consiste spesso in programmi destinati a scopi ristretti a breve termine e specifici, e cio' non sempre è salutare. Invece, insegnando al corpo a connettere la sua gamma movimenti – diventanto una singola unità e non un assemblaggio di parti alla Frankenstein, vi accorgerete di essere molto piu' pronti e adatti a molteplici “compiti funzionali” e attività atletiche.


(Dr. Mark Cucuzzella, M.D. - Traduzione in Italiano Mattia Bianucci Trainer, P.T.)


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venerdì 10 settembre 2021

💊 Diventate più forti utilizzando i recuperi in galleggiamento 💊

Parlando di jazz, Miles Davis disse: "Non sono le note che suoni, ma quelle che non suoni a fare la differenza".

Forse nessuna citazione è più applicabile all'allenamento della corsa. E non è un caso che a dirla fu un uomo chiamato Miles (miglia).

Pensiamo ad alcune note che non si suonano: giorni di recupero e giorni facili. I giorni di recupero, non quelli di allenamento, sono quelli in cui gli adattamenti prendono piede. Andare piano, non veloce, è il modo per evitare infortuni e burnout.

Lo stesso vale anche durante gli allenamenti. L'intervallo di recupero, non solo l'intervallo veloce, è una grande parte di ciò che determina lo stimolo dell'allenamento. Gli intervalli di recupero sono gli spazi vuoti tra gli allenamenti più duri. La maggior parte dei runners pensa a quel tempo come puro tempo di recupero, per fare jogging o stare fermi con le mani sui fianchi, o - ancora, guardare il cellulare in attesa di suonare la nota successiva. Ma "giocando" con l'intensità degli intervalli di recupero, potete portare il vostro allenamento a un altro livello.

I recuperi in galleggiamento comportano l'esecuzione dell'intervallo di recupero un po' più veloce di quanto si farebbe se l'obiettivo fosse unicamente quello di eseguire velocemente l'intervallo di lavoro successivo. Vediamo di andare un pò piu' nel dettaglio.

Questa non è una festa in piscina... quindi da dove viene il termine "float"?


Gli anni '60 e '70 sono per l'allenamento nella corsa ciò che fu la vita sulla Terra durante l'esplosione cambriana - quel periodo di 541 milioni di anni fa in cui l'evoluzione raggiunse un punto di svolta e la diversità tra specie salì alle stelle.


Negli anni '50 e '60, guidati dal Coach pioniere Arthur Lydiard, l'allenamento per la corsa passò dall'enfasi sull'intensità all'enfasi sul volume e sull'intensità controllata. Poco piu' tardi, allenatori come l'australiano Pat Clohessy e il britannico Peter Thompson iniziarono a ragionare molto su come ottimizzare gli allenamenti da tutti i punti di vista. Come nell'evoluzione convergente (il processo in cui due specie distinte in due luoghi diversi sviluppano lo stesso adattamento), più tecnici iniziarono così ad introdurre intervalli "fluttuati" nello stesso periodo in tutto il mondo.

Il termine "fluttuazione/galleggiamento" si è sviluppato perché l'idea è quella di scivolare tra gli intervalli. In alternativa sono stati chiamati recuperi "roll-on" e anche con il termine più tecnico "Lactate Dynamics Training".

"L'allenamento della dinamica del lattato" sembra complicato. Spiegamelo senza analogie che distraggono.


Poiché l'intervallo di recupero è più veloce, il focus della sessione si sposta dai singoli intervalli di velocità all'intero allenamento. La "dinamica del lattato" si riferisce al metodo adottato dal corpo di trasportare i prodotti di scarto generati durante l'esercizio. Le “fluttuazioni” comportano un trasporto delle scorie a un ritmo più veloce durante gli intervalli di recupero. Teoricamente, questo renderebbe il runner più efficiente a ritmi più veloci.


Pensa a quando raggiungi la cima di una collina durante una dura corsa o una gara, i quadricipiti bruciano durante questo sforzo. Fare recuperi "fluttuati" potrebbe far scomparire questo "bruciore" più rapidamente, permettendoti di spingere nel tratto di sentiero successivo o in discesa. Costringendo il tuo corpo a diventare più efficiente nel trasportare i prodotti di scarto, le "fluttuazioni" potrebbero anche permetterti di recuperare sulla collina stessa e possibilmente migliorare la soglia di lattato, rendendo gli sforzi difficili più veloci nel tempo.


E non è tutto! Molti runners corrono gli intervalli sovra-ritmo. Per esempio: trasformando 10 x 1 minuto veloce/1 minuto facile in 10 gare da un minuto. Andare troppo veloce recluta le fibre muscolari sbagliate e fa lavorare i sistemi energetici sbagliati - utilizzandoli in modo errato, gli allenamenti possono effettivamente rendervi più lenti nella corsa di durata. Se invece “fluttuate” dopo gli intervalli, sarete costretti a tenere sotto controllo le sezioni veloci.


Ok, ok, tutto questo ha senso. Quanto dovrebbero essere veloci e lunghi i recuperi in galleggiamento?


Il ritmo e la durata del "float" possono variare molto in base al protocollo di lavoro e all'obiettivo dell'allenamento. In un articolo dei trail runners (e scrittori) d'élite Matt Flaherty e Eric Senseman su Competitor, il top coach Steve Magness ha affermato che alcuni runners dovrebbero correre a un ritmo più lento di quello della maratona. In alternativa, alcuni diranno di eseguire il galleggiamento il più velocemente possibile mentre si recupera, o di eseguire l'intervallo il più velocemente possibile mentre si è ancora in grado di fluttuare.

Personalmente, mi piace questa definizione presa da un articolo di Running Syndicate: "moderato ma rilassato... corrispondente circa alla soglia aerobica". Dico ai miei atleti di fare recuperi fluttuati a sforzo facile-moderato, muovendosi in modo efficiente mentre si recupera per l'intervallo successivo. Quindi il galleggiamento diventa più veloce man mano che la forma migliora.

Per cui il floating sembra più un'arte individuale (jazz) che una scienza generale (evoluzione). Quando si dovrebbero usare i recuperi con il float?


I “float” vengono meglio dopo che l'atleta ha già costruito un po' la sua economia di corsa ed è in grado di correre a ritmi più veloci senza troppa fatica. Se si esegue il float troppo presto, l'intero allenamento potrebbe finire per avere lo stesso ritmo. Dopo aver sviluppato una buona economia di corsa (è il caso dei runners evoluti), è bene mescolare i galleggianti con una regolare corsetta facile o un recupero camminando in base in modo da adattarsi gradualmente.

Se il vostro obiettivo è quello di sviluppare le componenti biomeccaniche e neuromuscolari della corsa veloce, non usate i galleggianti troppo presto o non otterrete mai il pieno stimolo della corsa veloce. Se l'obiettivo è diventare più efficiente nel correre a ritmo di gara e ottimizzare le prestazioni sulle lunghe distanze in avvicinamento al giorno della gara, i galleggianti possono essere davvero utili. Per i miei atleti, i “floats” sono più importanti a metà o alla fine dei vari cicli di allenamento, fungendo molto come “tempo runs”.

Aspetta un secondo. Questi principi di allenamento sono stati sviluppati per i podisti su strada, ma funzionano anche sui sentieri e trail?

Questo è un sì inequivocabile! Cos'è una gara di trail se non una serie di sforzi (salite) separati da fluttuazioni (discese)? Inoltre, gli intervalli a ritmo specifico con recupero in jog o camminando sono più utili quando la gara è a ritmo specifico, come in strada o in pista. Dal momento che le gare di trail sono “disordinate e strampalate”, i float in questo contesto possono essere i più specifici di tutti. Tra gli atleti che in gara hanno beneficiato dei floats figurano Scott Trummer - che si è affidato ai galleggiamenti prima di vincere l'American River 50, Keely Henninger prima di arrivare quarta alla CCC e Megan Roche, prima di vincere la Way Too Cool 50K.

Allora facciamo un po' di fluttuazioni! Però consigliami qualche allenamento!

Qualsiasi allenamento può essere svolto usando i recuperi in fluttuazione, ma il più famoso è senza dubbio il “Mona Fartlek”, progettato dal maratoneta australiano (2:08) Steve Moneghetti. Il Mona prevede 20 minuti totali: 2 x 90 secondi veloce/90 secondi di galleggiamento, 4 x 60 secondi veloce/60 secondi di galleggiamento, 4 x 30 secondi veloce/30 secondi di galleggiamento, 4 x 15 secondi veloce/15 secondi di galleggiamento. Anche il Top Coach Renato Canova a volte prescrive ai suoi atleti allenamenti come ripetute da un chilometro con un minuto o due di recupero in galleggiamento. Non ci sono limiti alle possibilità.

Ecco i miei preferiti per i trail runner (tutti coinvolgono il riscaldamento e il defaticamento).

Dopo aver costruito una buona economia di corsa fino al punto in cui i ritmi svelti vengono percepiti come rilassati, i nostri atleti eseguono il Codice Binario: Da 10 a 15 minuti di 1 minuto veloce (ritmo di riferimento 5K) / 1 minuto di galleggiamento.

A metà di un ciclo di allenamento, quando le “prove a tempo” vengono corse più facilmente, i nostri atleti faranno il Big Kahuna: da 6 a 10 per 3 minuti veloci (ritmo di riferimento dai 10K a mezza maratona)/1 minuto di galleggiamento.

Verso la fine di un ciclo di allenamento, quando i nostri atleti possono avere bisogno di una dose di stimolo neuromuscolare a ritmi più veloci senza “rompere gli argini” andando troppo veloce, faranno lo Smart Kahuna: da 5 a 10 per 3 minuti veloci (ritmo di riferimento dai10K alla mezza maratona)/3 minuti di galleggiamento.

Allo stesso modo, quando le colline sono sul menu per ottimizzare lo stimolo sulla potenza specifica (forza x velocità) a sforzi rilassati, i nostri atleti faranno lo Steep Kahuna: da 4 a 8 per 3 minuti di salita (si pensi a uno sforzo da 5K), tornando immediatamente indietro al punto di partenza con calma (un galleggiamento in discesa).

Tutti questi allenamenti possono essere svolti su percorsi variabili. I galleggianti sono un meraviglioso ponte tra una buona economia di corsa e una grande forma fisica. Usateli strategicamente, e potreste ritrovarvi a correre SEMPRE con una sensazione di facilità, fluttuazione e... galleggiamento!


(Articolo originale di Davide Roche per “Trail Runner”; adattamento in italiano Mattia Bianucci Trainer)


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venerdì 7 maggio 2021

Traumi muscolo-scheletrici e rigenerazione nei maratoneti dopo la gara [Istruttore Atletica Novese - Running Coach - Fitness Trainer Novi Ligure]

💊 FISIOLOGIA DELLO SPORT 101 💊


L'aumento dell'attività dell'isoenzima della creatinchinasi-MB sierica (piu' semplicemente CK-MB) in maratoneti dopo la competizione può derivare da lesioni di natura muscolo-scheletrica, al miocardio o da una fonte di tessuto combinata. La scintigrafia miocardica con radionuclidi normale e l'aumento selettivo del muscolo scheletrico CK-MB riscontrato in questi corridori, suggeriscono fortemente una fonte periferica. Per comprendere questa scoperta biochimica, gli autori hanno esaminato i muscoli del gastrocnemio (polpaccio) al microscopio elettronico su 40 maratoneti maschi a intervalli dopo la competizione e su 12 maschi non corridori. I muscoli dei corridori hanno mostrato cambiamenti ultrastrutturali post-gara in termini di lesioni focali delle fibre e di riparazione/rigenerazione: edema intra ed extracellulare con lesioni endoteliali; lisi miofibrillare, dilatazione e rottura del sistema dei tubuli T (Sistema T), e degenerazione mitocondriale focale senza infiltrati infiammatori (1-3 giorni). Il danno mitocondriale e miofibrillare ha mostrato una 👉riparazione progressiva entro 3-4 settimane👈. Le biopsie tardive hanno mostrato nuclei centrali e cellule satellite caratteristiche della 👉risposta rigenerativa (8-12 settimane)👈. I muscoli dei corridori veterani hanno mostrato depositi di collagene intercellulare che suggeriscono una risposta fibrotica alle lesioni ripetitive. Il tessuto di controllo dei non corridori non ha mostrato nessuno di questi risultati. I cambiamenti morfologici sequenziali nei corridori suggeriscono che l'aumento del muscolo scheletrico CK-MB è un marcatore di rigenerazione cellulare.

lunedì 19 aprile 2021

BRIGA NOVARESE - GIRO DEI 2 COLLI Fidal Nazionale (Trail Running in Nordic Running - Atletica Novese)


Ieri mattina, a Briga Novarese è andato in scena il “Giro dei 2 Colli”, impegnativo Trail nazionale Fidal da 20km sui colli di San Colombano e San Michele, organizzato egregiamente da “Circuito Running” e che per me ha rappresentato la seconda tappa del “Nordic Running Tour 2021” dopo il Winter Trail Derthona di Pasquetta, in cui il mio obiettivo è quello di presentare, sul campo, questa disciplina adattata al trail running.

Il Nordic Running è un protocollo di allenamento utilizzato dai fondisti scandinavi (nordici; da qui il nome) che si pratica con l'ausilio di un set di bastoni in carbonio da 140-145cm su tutte le superfici, principalmente nella stagione primaverile/estiva e consiste nell'utilizzare in modo massiccio e pronunciato la spinta di braccia e busto a sostegno dell'azione delle gambe (in corsa) soprattutto in salita, proprio come avviene nello sci di fondo.

Questo, sebbene da un lato tolga una certa percentuale di carico alle articolazioni del distretto inferiore e alla schiena, dall'altro porta l'intensità aerobica dell'esercizio a “zone” di impegno notevoli (VO2max) e ad una dimensione di corsa “full body” - non solo gambe.

Termino questi 20km di notevole difficoltà tecnica con il tempo di 1h:49':04'' soddisfatto e piacevolmente stanco!


Prossima tappa? Work in progress!

Un saluto a tutti!


GALLERIA FOTOGRAFICA






A
Articolo disponibile anche sul sito di ATLETICA NOVESE - 25 APRILE "COLLI NOVESI 2021"

MAPS

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giovedì 25 marzo 2021

RUNNERS ATLETICA ACADEMY - Novi Ligure, Alessandria

 


💊10 MINUTI DI SALTO CON LA CORDA EQUIVALGONO DAVVERO A 30 MINUTI DI CORSA? 💊

C'era un rapporto che girava abbastanza recentemente sul discorso di come 10 minuti di salto con la corda fossero equivalenti a 30 minuti di corsa (jogging).

Dopo aver sondato un po' il web e Pubmed, sono riuscito a trovare alcune pubblicazioni scientifiche sui benefici del salto con la corda; uno di questi studi è stato pubblicato su The Research Quarterly, una rivista dell'Associazione Americana per la Salute, Educazione Fisica e Ricerca.
Si tratta di uno studio comparativo sul salto con la corda e il jogging che ha cercato di determinare gli effetti di entrambe le attività sul fitness cardiovascolare.

Condotto da John A. Baker dell'Arizona State University, lo studio ha suddiviso 92 studenti maschi in due gruppi: metà del gruppo ha saltato la corda per 10 minuti al giorno, l'altra metà ha fatto jogging per 30 minuti al giorno. Dopo sei settimane, gli atleti sono stati sottoposti all'Harvard Step Test per misurare il loro miglioramente cardiovascolare. Ciascuno dei due gruppi ha mostrato un livello di performance fisiche identico.

Baker è così giunto alla conclusione che un programma giornaliero di 10 minuti di salto con la corda sia efficiente quanto un programma giornaliero di 30 minuti di jogging per migliorare l'efficienza cardiovascolare e ha continuato a raccomandarne la pratica regolare, dal momento che tale attività richiede meno tempo del jogging ed è un prezioso strumento in qualsiasi programma di educazione fisica orientato alla costruzione della resistenza (anche molto economico NdMBT). Il salto con la corda può risultare anche un'ottima opzione per gli adulti che non sono in grado di fare jogging a causa delle limitazioni di tempo o di spazio.

Un gruppo di ricercatori della Temple University ha potuto registrare notevoli miglioramenti nel fitness cardiovascolare in un gruppo di uomini adulti che si sono impegnati in un periodo progressivo di salto con la corda. In un altro studio meno “corposo”, un gruppo di donne che ha saltato la corda per cinque minuti al giorno in un periodo di quattro settimane, ha potuto invece osservare un abbassamento della frequenza cardiaca, un maggiore assorbimento di ossigeno e un miglioramento del 25% nelle performance fisiche.

Il salto con la corda è stato anche analizzato in altri studi come metodo per ridurre la tensione e aumentare i livelli di energia. Alcuni volontari per gli esperimenti del Physical Fitness Research Center dell'Illinois University sono stati “testati e misurati” mentre saltavano la corda per 60 minuti, cinque giorni alla settimana, per dieci settimane. I risultati prodotti hanno riportato una maggiore forza delle gambe e delle ginocchia, una maggiore dimensione dei polpacci, una migliore capacità di salto e una maggior reattività di piedi/velocità nella corsa (stacco piu' rapido dei piedi ad ogni appoggio NdMBT). Gli atleti sono stati anche trovati più agili, flessibili e con un cuore “irrobustito”.

Saltando la corda si bruciano circa 720 calorie all'ora (a 120-140 giri al minuto e a seconda del peso corporeo del soggetto) che è l'equivalente consunzione calorica di correre ad un ritmo vicino ai 3':44''/km. Se si aumenta l'intensità (cioè il numero dei giri) è possibile intensificare il dispendio calorico fino a 1000 calorie o più all'ora, sempre a seconda del peso corporeo. Un pugile, ad esempio – è in grado di raggiungere 300 RPM in un minuto di salto della corda.

Questi studi hanno evidenziato che un soggetto “medio”, non atleta, potrebbe sperimentare significativi benefici derivanti da una forma di esercizio che richiede piccole parentesi di tempo e un investimento minimo in attrezzatura (una buona corda in genere non costa piu' di 6€ NdMBT). All'opposto troviamo invece l'atleta già ben allenato e condizionato, come il pugile appena menzionato - che tramite il salto con la corda può migliorare la sua resistenza generale, l'equilibrio, la coordinazione e l'agilità/rapidità dei piedi (footwork) . Queste sono doti necessarie anche a tutti gli altri atleti delle discipline piu' variegate - e anche voi potete trarre benefici e vantaggi da questo efficacissimo allenamento.

Provate ad aggiungere un po' di “jump roping” nella vostra routine di allenamento, specialmente durante i protocolli a intervalli o a circuito (Cardiofitness NdMBT). Iniziate lentamente per poi aumentare progressivamente sia la cadenza dei salti che il tempo sulle in movimento/sulle gambe.

Qua sotto trovate alcune statistiche relative al jump roping pubblicate sul sito del Jump Rope Institute, fondato nel 1996 dall'ex olimpionico Buddy Lee (il cui format, nel corso degli anni – ma soprattutto in tempi molto recenti è stato ampiamente scopiazzato da vari canali YouTube, com'è consuetudine fare :P NdMBT). Da quanto si evince sul sito di Lee: "la ricerca ha dimostrato che saltare la corda per un minimo di cinque minuti al giorno, può migliorare la forma fisica generale e quando si arriva a dieci minuti di salto nonstop a 120 RPM, può fornire gli stessi benefici delle seguenti attività":

- 30 minuti di jogging
- 2 set di tennis singoli
- 30 minuti di gioco con racchetta e pallamano
- 720 metri di nuoto
- 18 buche di golf

https://mattia-bianucci-personal-trainer-online.business.site/

#MattiaBianucciTrainer #BuddyLee #JumpRoping #ThePhysiologyOfExercise #SaltoConLaCorda #Jogging #ScienzeMotorie #FisiologiaDelloSport

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domenica 20 dicembre 2020

NORDIC WALKING ALESSANDRIA - Giardinetto in Nordic Running


La mia faccia soddisfatta dopo un "doppio loop" sul tracciato di Giardinetto

Buon pomeriggio amici e Amiche!

Nonostante l'anno un pò particolare - per me, questo 2020 è stato anche l'anno degli "Exploit", detto in maniera molto leggera ovviamente! :D Per quale ragione? Perché è da quest'estate che mi diletto ad andare a cercare percorsi nuovi in provincia che non ho mai corso, per poi partire ed affrontarli in tecnica Nordic Running o Elghufs, per dirla alla scandinava; e ovviamente, ogni volta che lo faccio, si tratta sempre di una "prima assoluta" sul tracciato che di volta in volta vado a scegliere, in quanto sono assolutamente certo che non ci sia nessun altro ad utilizzare questo protocollo di allenamento a parte me, se escludiamo gli ambienti dello Sci di Fondo, men che meno qua in provincia di Alessandria.

Meta selezionata per stamattina, il "percorso maratona" di Giardinetto. Un circuito praticamente consumato da numerosi maratoneti e podisti alessandrini ma non solo, nella speranza di emulare le gesta della mitica olimpionica locale Valeria Straneo - frequentatrice abituale della location, che ha reso famoso questo tracciato da 18km di sviluppo complessivo.

Si tratta né più né meno che correre su lunghe strade piatte (fatta eccezione per due brevi cavalcavia) che collegano i paesi di San Michele, Giardinetto e Quargnento, in mezzo alla campagna - nella quiete quasi totale, ma soprattutto con la tranquillità di potersi allenare praticamente a traffico auto zero - una delle ragioni per cui diversi gruppi di maratoneti, da anni, scelgono di allenarsi qui in gruppo.

Personalmente ho optato per correre un "loop" più breve: San Michele - Giardinetto - San Michele, eseguendo un interessante protocollo di allenamento che in "gergo tecnico" moderno viene chiamato "medio variato":

- Primo giro da 40': 2' in Nordic Running - 45'' in Ski Walking doppia spinta di bastoni
- Secondo giro da 35': 1':15'' in Nordic Running - 45'' in Ski Walking doppia spinta di bastoni

Quindi si è trattato non solo di un medio variato, ma di un medio variato progressivo, dal momento che ho percorso il secondo "lap" più forte del primo.
Le sensazioni sono state ottime, sebbene sia molto raro che alla domenica esca a correre dei "piattoni", preferendo praticamente sempre mete molto più collinari; ma oggi ero motivato a testarmi in questa "prima assoluta".

Logicamente, il collinare offre molta più varietà di stimoli in quello che a me piace definire il "multistrato" aerobico, con tante variazioni in estensione di falcata e in oscillazioni di FC - tuttavia, se non potete fare a meno di allenarvi in zone geografiche dal profilo altimetrico piatto, optate per i "medi variati" in stile Catherine Bertone per intenderci! Così renderete il tutto molto più interessante durante le vostre uscite lunghe domenicali!

Detto questo vi saluto!
Linea allo studio!

ALLENATORE RUNNING - PERSONAL TRAINER & COACH ALESSANDRIA - NOVI LIGURE
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mercoledì 7 ottobre 2020

Consigli per Risolvere la TENDINOPATIA ACHILLEA INTERSEZIONALE INSERZIONALE [Nordic Walking Passion Alessandria NWP]

 Come ho ricordato in un recente video - è necessario distinguere due tipi di tendinopatia Achillea: quella che coinvolge la parte mediana del tendine e quella Intersezionale, cioè che coinvolge il punto in cui il tendine si "innesta" nell'osso del calcagno.


Nella foto allegata al post qui a sinistra (un "case study" tratta da una pubblicazione scientifica), vediamo i tendini di un maratoneta che ha continuato, tramite varie procedure di "contenimento", ad allenarsi sul dolore, in pessime condizioni di salute.

Ecco, questo è il punto a cui non arrivare nel modo più assoluto. L'infiammazione e il dolore annesso sono chiari segnali che il piede vi sta mandando affinché riduciate immediatamente il sovraccarico sul tendine - sia dal punto di vista quantitativo (km corsi) che qualitativo (sessioni sul passo/sprint/intervalli).

È necessario quindi, in casi acuti come in foto, sospendere la corsa immediatamente per un periodo di tempo definito dalle valutazioni del fisioterapista in linea con il preparatore ed andare a lavorare in modo mirato non solo sui sintomi (dolore e infiammazione) ma soprattutto sulla causa (eccessivo sovraccarico):

  • Potenziare il blocco polpaccio-tendine a livello Intersezionale: a questo proposito risultano benefiche e molto efficaci varie procedure di "tenuta isometrica" anche in monopodalica.

  • Evitare qualsiasi movimento che porti il piedi in "dorsiflessione"; ad esempio, lo stretching classico su scalino col pieno range di movimento (ROM) risulta controproducente, in quanto da posizione dorsiflessa l'osso del calcagno continuerà a premere/comprimere il tendine danneggiandolo ulteriormente.

  • Integrare attività aerobiche e protocolli Cross Training di potenziamento, utili a mantenere intensità di lavoro simili alla corsa ma "low impact", cioè a basso impatto articolare.

  • Indossare un plantare che consenta di mantenere il tallone in posizione rialzata (al fine di evitare, appunto, la dorsiflessione del piede il più possibile).

- Lavorare sulla tecnica di corsa, sulla postura e sul rilassamento generale - in questo caso specifico degli arti inferiori, ma soprattutto imparare ad appoggiare con tutta la pianta del piede, limitando i tempi di contatto al suolo dello stesso.

L'atleta a cui appartengono i piedi esaminati è riuscito, tramite l'applicazione per circa 2 mesi delle procedure appena descritte, a rinormalizzare la situazione in maniera soddisfacente - evitando "l'ultima spiaggia", ovvero l'intervento chirurgico.

In conclusione è fondamentale tenere a mente questo: anche se la situazione viene risolta definitivamente o quasi, tornare alle vecchie abitudini che hanno portato all'infortunio - essenzialmente il sovraccarico garantito da mesi, anni, settimane di allenamento con SOLO CORSA, trovo che sia una mossa poco saggia e pericolosa ?


Train Smart


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Nordic Walking Passion Alessandria - NWP

giovedì 2 luglio 2020

SALTO CON LA CORDA di resistenza + Circuito GINNASTICA ISOME

In questa sessione di allenamento vi presento un formato nuovo e piuttosto insolito da utilizzare in un contesto di Cardio Fitness, ovvero la ginnastica isometrica! :)
Ma la vera sfida sarà superare il primo step costituito da 15 minuti di salto con la corda filati, che utilizzeremo come riscaldamento! Lo so, il quarto d'ora non è un minutaggio semplice, ma con la mia guida sono certo che arriverete fino in fondo in scioltezza! :) #saltoconlacordatutorial #saltoconlacordadiresistenza #personaltraineronline **LIKE, CONDIVIDETE E ISCRIVETEVI AL CANALE! **PER SUPPORTARMI NELLA CREAZIONE DI NUOVI CONTENUTI CON UNA DONAZIONE LIBERA: http://paypal.me/MBTrainer



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lunedì 22 giugno 2020

ALLENAMENTO SALVA TEMPO: 30 minuti FULL BODY WORKOUT PHA Funzionale - veloce ed efficace (LIVE FB)

Prosegue la serie degli allenamenti CARDIO FITNESS TOTAL BODY, pensati per essere incastrati agevolmente in 30 efficacissimi minuti durante le vostre pause pranzo! :) Armatevi di una corda per saltare, un paio di manubri da 3 kg e lasciate condurre me! :D **LIKE, ISCRIVETEVI E CONDIVIDETE** **SE APPREZZATE I CONTENUTI DEL CANALE E DESIDERATE SUPPORTARMI CON UNA DONAZIONE: http://paypal.me//MBTrainer



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giovedì 11 giugno 2020

ALLENAMENTO FUNZIONALE PER LA CORSA: Jogging - Corpo Libero - Salto Con La Corda [Functional Run - Personal Trainer Allenatore Running Alessandria - NORDIC WALKING ALESSANDRIA]



 In questa sessione completa vi propongo una vasta gamma di lavori che comprendono:
- JOGGING - SALTO CON LA CORDA - CORPO LIBERO - STRETCHING finale Il tutto integrato in 30 efficacissimi minuti completamente a cropo libero - No Equipment! Fatemi spazio e lasciatemi entrare in salotto! :) Conduco io, voi pensate solo a premere il tasto PLAY! :) **NOTA: Ricordo che è attivo il servizio **LIVE ONE TO ONE** personalizzato a tariffe molto vantaggiose; ideale per chi ha poco tempo a disposizione ma ricerca i massimi benefici dall'allenamento, senza distrazioni nella comodità della propria casa! Per maggiori INFO contattatemi in privato!

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lunedì 8 giugno 2020

MANUBRI IN PIEDI - Total Body Workout BRUCIA GRASSI + Salto Con La Corda rapido ed efficace [NORDIC WALKING ALESSANDRIA]




Da HIIT della scorsa seduta a LIIT in questa sessione. Nonostante qualche problema tecnico con la videocamera sono riuscito ad impacchettare una bella sessione di allenamento leggera, ideale per la pausa pranzo o fine giornata di lavoro. Torniamo a fare un richiamo sulla tecnica di salto con la corda nel riscaldamento e nel defaticamento, in mezzo - una dolce rotazione da 10 esercizi Total Body Workout con manubri. Per seguirmi in diretta: facebook.com/mattiabianuccitrainer #personaltraineronline #totalbodyworkout #allenamentoacasa



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lunedì 18 maggio 2020

FITNESS METABOLICO per Donne: Preparazione al JOGGING - Costruzione Aerobica [LIVE #18 FB 16/05] - (NORDIC WALKING ALESSANDRIA)

Nella differita della LIVE #18 vi porto LA COLLINA IN CORTILE! :D

- Attrezzatura richiesta: solo due manubri da 3kg o simili e tanta voglia di sudare! ⚡️Vi ricordo che questa diretta rientra nella serie #LaSfidaDi1Mese, in cui è mio interesse portarvi a completare 40 minuti di jogging interi al termine delle 4 settimane di allenamento!

La mia intenzione, visto il buonissimo riscontro ottenuto da questo format Cardio Fitness - è quella di continuare a mantenere queste sessioni "in chiaro" anche oltre maggio; per fare ciò, a voi chiedo un piccolo supporto sotto forma di donazione libera a questo link:
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Per chi invece desidera essere seguito/a 👉PERSONALMENTE👈, ho attivato il nuovo servizio di **SEDUTE LIVE ON DEMAND**, ovvero su specifiche richieste One To One del cliente, con personalizzazione "ad hoc", per un super servizio di Personal Training LIVE al costo di un programma bimestrale... che sarà sempre più conveniente di un abbonamento in palestra... e senza ansia da restrizioni e distanziamenti vari ⚡️

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