Nordic Running Italy: maggio 2021

sabato 29 maggio 2021

ISTRUTTORE DI ATLETICA LEGGERA E PERSONAL TRAINER ALESSANDRIA - NOVI LIGURE

 


💊 LE PILLOE DEL COACH Q&A: FORMA E TECNICA DI CORSA 💊
“Ciao Mattia! Sono un maratoneta di 45 anni con un personale di 2h:58'. Potreste suggerirmi dei metodi con cui poter allungare le mie falcate?”
E.
MBT: Controlla la tua tecnica di corsa e assicurati di non tenere le anche indietro, in quanto questo atteggiamento può accorciare la falcata e ridurre la velocità di gambe. Durante l'allenamento, dovresti lavorare sullo sviluppo della velocità e della reattività di piedi, il che non significa – come ben sai se mi segui sul canale, correre ripetute dai 400m in su. Condiziona la velocità correndo su colline o gradini (gradoni) ripidi; non velocemente, ma con uno sforzo sufficiente per mantenere lo slancio in avanti, tanto da percepire il carico di lavoro sui quadricipiti e sulle caviglie. Lavora anche con gli skip in salita e allunghi facili ad ampie falcate su rampe dolci 😃. È sui quadricipiti che dovresti concentrarti, perché una volta che le tue cosce saranno in buone condizioni, potrai mantenere il ginocchio sollevato per un'intera maratona e non “pattinare” come succede invece a molti ultramaratoneti, privi di reattività di piedi e gambe. Come sicuramente saprai, i quadricipiti sono i primi muscoli a stancarsi nella maratona e nella maggior parte delle altre gare.
Quando ti trovi negli ultimi 3 mesi del tuo programma di allenamento, potresti iniziare a fare sia allunghi facili e rilassati sui 200-300 metri come richiamo, così come allunghi facili su discese ben corribili. Con gambe già ben condizionate, questa può essere una tattica efficace.
Rendendo le tue caviglie flessibili e forti e imparando a usarle quando corri, anche il “compasso” della falcata può risentirne positivamente ed essere migliorato considerevolmente. È qui che l'”Hill Springing” e la corsa in salita con un buon sollevamento del ginocchio e ampie falcate (Hill Bounding) possono esserti d'aiuto. Cerca di inserire questi protocolli nel tuo programma.
Saluti

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venerdì 21 maggio 2021

💊 LE PILLOLE DEL COACH - Q&A LE DOMANDE VIA MAIL 💊 [Personal Trainer Alessandria - Fitness Coach su Misura Novi Ligure - Campionato Italiano 100km su strada - Atletica Leggera Running Coach]

 



“Ciao Mattia!
Ho 41 anni e corro circa 56 - 64 km a settimana. Nel fine settimana corro dai 16 ai 20 km a un ritmo di 4':58''/km e il mio miglio più veloce in pista è stato 5':45''. Una volta alla settimana faccio 12 X 400m in 1':20'' con una corsetta di 400m tra ripetute. Sono molto stanco quando finisco, ma recupero abbastanza presto e mi sento benissimo per il resto della giornata.
Anche se durante le mie corse lunghe e lente a 4':58''/km mi sento molto rilassato, qualche ora dopo inizio a sentire una grande stanchezza che dura per il resto della giornata.
Il mio ritmo è troppo veloce nelle corse lunghe o c'è qualcos'altro che non va?
Grazie!”
G.
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MBT: Ti senti stanco dopo le corse lunghe perché non hai ancora la resistenza sufficiente o la capacità di assorbire e utilizzare l'ossigeno abbastanza sviluppate. Potresti anche essere affetto da eccessiva sudorazione e aver bisogno di una bevanda elettrolitica.
Interrompi le ripetute anaerobiche per un mese o due e concentrati sull'allenamento di endurance. Cerca di fare tre corse lunghe a settimana, con quelle più brevi infrasettimanali preferibilmente su fondo collinare. Le corse lunghe dovrebbero durare tra i 75 e i 90 minuti. Non cercare di correre troppo velocemente, ma mantieni il ritmo a un livello confortevole.
La corsa lunga lenta, in realtà, si addice piu' per l'ultramaratoneta (o per finalità sia di costruzione che rigeneranti) che di solito corre a ritmi tra i 4':58'' – 5':10''/km circa - dalle tre alle sei ore e piu'. Per contro, molti mezzofondisti e maratoneti élite, o comunque atleti evoluti, corrono la loro uscita lunga settimanale di 32km o più, a un ritmo tra i 3':25''-3':45''/km; si parla quindi di “quantità qualificata” o “durata dell'intensità” (cit. Renato Canova), ma tale ritmo è ancora aerobico per questi atleti, in quanto dotati di grande resistenza e stamina, sviluppata con blocchi di lavoro molto solidi e costanti nel tempo.
La cosa migliore che puoi fare è allenarti a ritmi confortevoli e non forzare oltre i tuoi limiti. Con un approccio progressivo e graduale, sarai in grado di aumentare il tuo ritmo a km senza esagerare - e questo accadrà man mano che la tua capacità di assorbire e trasportare ossigeno aumenta/migliora. Ritmi che solo pochi mesi prima erano in zone anaerobiche basse, diventeranno intensità aerobiche alte.
Saluti! 🙂

venerdì 7 maggio 2021

Traumi muscolo-scheletrici e rigenerazione nei maratoneti dopo la gara [Istruttore Atletica Novese - Running Coach - Fitness Trainer Novi Ligure]

💊 FISIOLOGIA DELLO SPORT 101 💊


L'aumento dell'attività dell'isoenzima della creatinchinasi-MB sierica (piu' semplicemente CK-MB) in maratoneti dopo la competizione può derivare da lesioni di natura muscolo-scheletrica, al miocardio o da una fonte di tessuto combinata. La scintigrafia miocardica con radionuclidi normale e l'aumento selettivo del muscolo scheletrico CK-MB riscontrato in questi corridori, suggeriscono fortemente una fonte periferica. Per comprendere questa scoperta biochimica, gli autori hanno esaminato i muscoli del gastrocnemio (polpaccio) al microscopio elettronico su 40 maratoneti maschi a intervalli dopo la competizione e su 12 maschi non corridori. I muscoli dei corridori hanno mostrato cambiamenti ultrastrutturali post-gara in termini di lesioni focali delle fibre e di riparazione/rigenerazione: edema intra ed extracellulare con lesioni endoteliali; lisi miofibrillare, dilatazione e rottura del sistema dei tubuli T (Sistema T), e degenerazione mitocondriale focale senza infiltrati infiammatori (1-3 giorni). Il danno mitocondriale e miofibrillare ha mostrato una 👉riparazione progressiva entro 3-4 settimane👈. Le biopsie tardive hanno mostrato nuclei centrali e cellule satellite caratteristiche della 👉risposta rigenerativa (8-12 settimane)👈. I muscoli dei corridori veterani hanno mostrato depositi di collagene intercellulare che suggeriscono una risposta fibrotica alle lesioni ripetitive. Il tessuto di controllo dei non corridori non ha mostrato nessuno di questi risultati. I cambiamenti morfologici sequenziali nei corridori suggeriscono che l'aumento del muscolo scheletrico CK-MB è un marcatore di rigenerazione cellulare.

mercoledì 5 maggio 2021

ISTRUTTORE ATLETICA LEGGERA NOVI LIGURE - ATLETICA NOVESE - Personal Fitness Trainer

 




L'ALLENAMENTO non è una "scienza spaziale", si tratta "semplicemente" di saper dosare i corretti ingredienti sull'individuo, al punto giusto, nel momento giusto e in modo PERSONALIZZATO!


Se cerchi un programma di allenamento per la Corsa realistico e adatto alle tue esigenze - e non delle tabelle prestampate, non esitare a contattarmi a questo link: http://facebook.com/mattiabianuccitrainer

Ogni mercoledi e venerdi pomeriggio, dalle 18:20 trasmetto LIVE, in una classe virtuale sulla mia pagina facebook, dei circuiti di potenziamento muscolare funzionali agli sport di endurance! Per maggiori Info su modalità di partecipazione e tariffe, contattami sempre al link qua sopra!


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