LE PILLOE DEL COACH Q&A: FORMA E TECNICA DI CORSA
“Ciao Mattia! Sono un maratoneta di 45 anni con un personale di 2h:58'. Potreste suggerirmi dei metodi con cui poter allungare le mie falcate?”
E.
MBT: Controlla la tua tecnica di corsa e assicurati di non tenere le anche indietro, in quanto questo atteggiamento può accorciare la falcata e ridurre la velocità di gambe. Durante l'allenamento, dovresti lavorare sullo sviluppo della velocità e della reattività di piedi, il che non significa – come ben sai se mi segui sul canale, correre ripetute dai 400m in su. Condiziona la velocità correndo su colline o gradini (gradoni) ripidi; non velocemente, ma con uno sforzo sufficiente per mantenere lo slancio in avanti, tanto da percepire il carico di lavoro sui quadricipiti e sulle caviglie. Lavora anche con gli skip in salita e allunghi facili ad ampie falcate su rampe dolci . È sui quadricipiti che dovresti concentrarti, perché una volta che le tue cosce saranno in buone condizioni, potrai mantenere il ginocchio sollevato per un'intera maratona e non “pattinare” come succede invece a molti ultramaratoneti, privi di reattività di piedi e gambe. Come sicuramente saprai, i quadricipiti sono i primi muscoli a stancarsi nella maratona e nella maggior parte delle altre gare.
Quando ti trovi negli ultimi 3 mesi del tuo programma di allenamento, potresti iniziare a fare sia allunghi facili e rilassati sui 200-300 metri come richiamo, così come allunghi facili su discese ben corribili. Con gambe già ben condizionate, questa può essere una tattica efficace.
Rendendo le tue caviglie flessibili e forti e imparando a usarle quando corri, anche il “compasso” della falcata può risentirne positivamente ed essere migliorato considerevolmente. È qui che l'”Hill Springing” e la corsa in salita con un buon sollevamento del ginocchio e ampie falcate (Hill Bounding) possono esserti d'aiuto. Cerca di inserire questi protocolli nel tuo programma.
Saluti
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